
dovendo fare una scelta delle top five, alcuni grandi passaggi di canzoni, film o libri restano fuori. Allora penso sia giusto rendere loro onore con un piccolo spazio.
MUSICA
“Keep you in the dark you know they all pretend” – The Pretender, Foo Fighters
“You see that flag down at the courthouse? It means certain things are set in stone. Who we are, what we’ll do and what we won’t” – Long walk home, Bruce Springsteen
“la vita è così grande che quando sarai sul punto di morire, pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire” – Sogna ragazzo sogna, Umberto Vecchioni
FILM
Father Bobby: I’m telling you as a witness… and as a priest. We were at the game.
Michael: Yes, as a priest, and a priest wouldn’t lie? Am I right?
Father Bobby: A priest with ticket stubs wouldn’t need to lie….and I always keep the stubs. Do you want to see them?
Michael: Why is that, Father? Why do you keep the stubs?
Father Bobby: Because you never know when someone might want more than your word.
Michael: Has anyone ever questioned your word before today?
Father Bobby: No. No one ever has. But there’s a first time for everything.
SCRITTI
“Io sono la Dea più povera, questo è Poros, il più furbo di tutti gli Dei: chissà che accoppiandomi con lui non riesca a migliorare la mia sorte!” E dall’unione della Povertà con l’Arte di arrangiarsi nacque l’Amore.” – Platone, Simposio
“Il primo sorso dal bicchiere delle scienze naturali rende atei; ma in fondo al bicchiere ci attende Dio” – Werner Heisenberg
“Fin dall’infanzia più remota ho seguito due bandiere: verità e libertà…Verità e libertà si sono fuse per me nell’esperienza e nella comunicazione, che sono appunto i cavalli di battaglia dell’approccio gestaltico: qui le cerco e le incontro, lavorandoci come si fa con le pietre preziose, che si tagliano in modo da mettere in risalto la luce. Sono diventato insomma gestaltista per amore dell’etica, come si diviene pittore per amore dell’estetica e amo questa pratica di un amore tranquillo e profondo, senza ripensamenti, senza soffrire la fatica e senza oppormi alle imprevedibili difficoltà che continuamente presenta. Faccio questa professione da trenta anni e l’insondabile abisso dell’anima umana continua a presentarsi ai miei occhi con lo stesso incredibile splendore di sempre: neanche la consapevolezza di sfiorarne appena la superficie sminuisce per me il valore di questo contatto, e spero in realtà, se la fortuna mi assiste, di continuare a fare questo mestiere fino all’ultimo giorno della mia vita” – Paolo Quattrini